lunedì 20 luglio 2015

bdsm non una sigla ma un diamante dalle mille sfaccettature...

Oggi voglio parlarvi del b.d.s.m come lo intendo io, non mi reputo una mistress (al giorno d'oggi basta infilarsi una tutina di latex ed una frusta e pure l'ultima arrivata si atteggia a mistress). 
Sono solo una donna dal forte carattere dominante che ama praticare sottomissione a uomini che in qualche modo nella vita di tutti i giorni gestiscono situazioni di potere, amo riequilibrare la bilancia della vita.

Ho scoperto il piacere di gestire alcune situazioni un paio di anni fa frequentando una serata a tema in un locale di Milano, immaginate un escort si disinibita ma di certo non sgamata in ciò che mi avrebbe atteso varcata la soglia. Il piacere nel gestire prima intellettualmente poi fisicamente questo gioco è divertente; così come non credo in tante "colleghe" che cercano di impressionare proponendosi come mistress cattive e spietate a dare due frustate siamo buoni tutti, ma il gioco erotico che ne scaturisce tra Domina e sottomesso quello è qualcosa di fine quasi impercettibile forse è per quello che dopo 2 anni di fermo piu completo la gente ancora mi chiama, mi scrive cercando di ottenere un'appuntamento con me.

Vorrei avere un vostro punto di vista?
cosa vi aspettate da un incontro?
cosa invece vi farebbe scappare a gambe levate?

Baci baci Viola xoxo

4 commenti:

  1. Schiavo di questo genere, sempre dal Salento

    Finalmente busso alla Sua porta, sono le sette di sera. Sento un rumore deciso di tacchi incedere prepotente verso l’ingresso. La porta si apre e vedo il paradiso: le Sue gambe tornite si stagliano imperiose all’interno di una trasparente e corta vestaglietta. Sublimi i piedi, inguainati in sandali aperti ed aggressivi. Non vedo il seno… Fragorosa scoppia la Sua risata: “Come sei già a 4 zampe fuori dalla porta!!! Hihihihihi!!! Entra e vai a prepararmi il bagno. Sbrigati! Sai che non lo voglio né troppo caldo, né fresco. Non sbagliare!”
    Quando si gira, se prima era paradiso, adesso non saprei cosa più. Il Suo culo pare animato di vita propria e merita di essere riempito di baci e venerato.
    Preparo il bagno con cura maniacale. Lei arriva, io sono in ginocchio. “Ma che fai!!!??? Sei ancora vestito??? Devi restare in boxer”, dice con naturalezza mentre si spoglia e si appresta a scavalcare il bordo della vasca. Il seno mi balla davanti ed il Suo corpo è tutto da sogno. Mette il piede destro dentro. “La voglio un po’ più calda, la prossima volta te la faccio assaggiare prima di farmi entrare!”. Mi precipito a leccare i Suoi sandali, dove ancora si avverte l’odore dei Suoi piedi e Lei scoppia ancora a ridere. “Sei proprio un coglione!!! Hihihihi!!! Un perfetto coglione! Con te posso fare tutto ciò che voglio!!!”. “Sì Padrona Viola" riesco a biascicare.
    La insapono per ogni millimetro del Suo corpo, con il cazzo che mi scoppia dentro i boxer e che Lei ogni tanto sbircia divertita. Esce e mi gronda l’acqua addosso dal Suo corpo. Poi è mio privilegio asciugarLa, frizionandoLa con delicatezza in ogni punto. “Seguimi a 4 zampe in camera per aiutarmi a vestirmi!”. “Signora, non fa neppure la pipì?”. “Sei proprio un deficiente: secondo te – se ne avessi da fare – non l’avrei fatta prima di entrare in vasca?”. “Ma se ha bisogno la ripulisco io!”. “Lo so, se sarai bravo, magari lo farai come premio domattina. Ora dei uscire a prendere le pizze”. Al rientro La trovo accomodata sul divano, le gambe nuda, la vestaglietta aperta, la patata piena e succulenta praticamente in mostra, specie per la mia posizione da cagnolino. “Poggia qui la mia pizza! Vieni, spogliati completamente, ti metto un doppio guinzaglio. Uno intorno alla gola, l’altro elastico intorno al cazzo. Quando mi va lo voglio tenere in tiro. Va be’ che vedo non c’è bisogno. Lo tieni di marmo già da quando sei arrivato. Ahahahahaha! Ma durante il film che devo vedere potresti rilassarti ed io ti voglio sempre pronto! Intanto inizia a leccarmi piedi e caviglie, mentre io mangio. Anzi prima vai in cucina e portami una birra. Per te c’è una ciotola dove ogni tanto ti getterò qualcosa!”. Io lecco con amore e devozione e bacio ogni punto dei Suoi piedi, compresi gli spazi interdigitali. Mi impegno perché voglio il lasciapassare per leccare ciò che bramo: il Suo orifizio posteriore! La Padrona apprezza, senza darmi soddisfazione. Sovente mi tira l’elastico, che ha imbragato facendo un tutt’uno di palle e pene, per verificare se sono sempre pronto. Se avverte meno resistenza, bastano due strattoni violenti per rimetterlo come desidera! “Fatto!”, esclama “Devi tenerlo sempre così!”. Quando il film sta per finire: “Ti voglio accontentare. Metti la nuca sul divano ed io mi siedo sulla tua faccia, il buco del culo sulla tua bocca”. A quel punto lecco a più non posso ed infilo la lingua il più a fondo possibile. “Mamma mia, quanto la spingi dentro! Così recuperi anche i pezzettini di carta igienica infilatisi dentro! Non li buttare se accade!”. “Ora vado a letto, domattina la tua lingua sarà la mia cartai igienica".

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  2. Le ho leccato i piedi tutta la notte, mentre Lei dormiva. Quando Lei si sveglia la mattina, io Le ho preparato la colazione e L'attendo nel bagno: pronto ad essere il tappetino della Sua doccia (che Lei fa assolutamente indifferente, non curandosi di me che calpesta), oppure La insapono e La sciacquo delicatamente, per poi asciugarLa. Se fa i Suoi bisogni la mia lingua è lì pronta all'uso come carta igienica. Poi L'aiuto a vestirsi, Le porto i sandali che mi indica con la bocca ai Suoi piedi ed attendo ordini sempre a 4 zampe. Se andiamo in un negozio di scarpe mi fa inginocchiare ai Suoi piedi e mi intima di farglieLe calzare senza che usi le Sue mani. Al supermercato metto nel carrello ciò che mi indica ed uscito porto tutte le buste, mentre Lei avanza noncurante e mi deride davanti alla gente. Mentre guarda la tv, legge o parla a telefono, la mia faccia è il Suo poggiapiedi o poggia culo ed in genere si diverte e mi umilia a Suo piacimento. Non so cucinare, quindi la sera chiama in pizzeria e mi manda lì: "Sbrigati coglione, che sto morendo di fame!".

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  3. scrivi molto bene

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